Aprile 2018, orario aperitivo, un lounge bar e tantigiovani che chiacchierano tra loro mentre sorseggiano sorridenti un cocktail:gli ingredienti giusti per "Una serata di Valore", insomma. Cosìnasce la collaborazione tra Rotaract club Tradate e Giovani di Valore, oltre ilpregiudizio che i giovani si vogliono solo divertire, confermando invece che cisi può anche divertire facendo del bene. "Una serata di Valore",appunto: Rotaract Tradate ha organizzato un aperitivo e una serata in discotecaper raccogliere fondi per il progetto Giovani Di Valore.
“IlRotaract è un’organizzazione internazionale di club di servizio peruomini e donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni che, tra i suoi obiettivi,promuove doti direttive e la probità personale – racconta Valentina Brambati, PastPresident del club tradatese – Linfa vitale e suoi promotori sono quindi i giovani, ilsostegno dei quali ha permesso di unire l’azione del Rotaract club Tradate equella di Giovani di Valore, realtà già sostenuta dal Rotary club Tradate”.
Da questo connubio è scaturito ATTIVAmente, unbando per le start up del territorio progettato in collaborazione con ReteGiunca (nodo di rete del progetto) e Rotary Tradate. Il progetto mette in palio le risorse raccolte inprecedenza dai giovani rotaractiani per un progetto particolarmente rilevantein termini di utilità sociale e originalità, sostenibilità economica, creazionedi lavoro e impatto sulla comunità locale: non solo lavoro dunque, mafattibilità e impatto sociale sul territorio le parole chiave per esserefinanziati.
"Crediamoinfatti sia necessario riconoscere il ruolo sociale che hanno le idee creativee i progetti innovativi sullo sviluppo locale - racconta Dario Torricelli, segretario del club diTradate - Perquesto abbiamo deciso di creare un concorso che premierà il miglior progettodel singolo o dell’associazione che punta a favorire un cambiamento o unarevisione di servizi, di spazi, di progetti avviati presenti sul territorio,favorendo l’occupazione e l’occupabilità giovanile."
Le start up che si sono presentate al bando sono stateesaminate da un team di esperti legati alle varie realtà promotrici: a vincerela sfida è stato "WheelWood", progetto presentato da duegiovani aspiranti falegnami che ha presentato per il finanziamento una piccolaparte del proprio progetto.
“Lanostra idea è quella di creare una falegnameria sociale – ha spiegato NicolòBorghi, uno degli ideatori di Wheel Wood – un luogo dove lavorare il legno che possa diventare ancheluogo di inserimento lavorativo, formazione per persone con disabilità, luogodi recupero dei saperi legati a questo materiale naturale, il tutto guidato daivalori del rispetto, dell’integrazione e dell’economia circolare. PerATTIVAmente abbiamo proposto il finanziamento di un banco da lavoro attrezzatocome quello di ogni falegname, ma adatto ad essere usato da persone insedia a rotelle”.
Dopo la gioia per la vittoria e le conferme di esseresulla strada giusta, Nicolò e Andrea incontrano B.Plano, partner di Giovani diValore, che tratta l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati: lacooperativa sociale di Vedano Olona ha da tempo nel cassetto il sogno di aprireun uovo ramo d’impresa proprio per la trasformazione del legno.
Da questo incontro nasce CoWood, un coworkingfalegnameria a Malnate e, in questa realtà nascente, i primi giorni del 2019, igiovani elo staff di B.Plano hanno organizzato una giornata di co-progettazioneper Wheel Wood. "Ilprogetto che abbiamo presentato ad ATTIVAmente era un progetto di massima:Wheel Wood non è per noi. Possiamo conoscere le reali esigenze, le difficoltà,le attenzioni di un falegname in sedia a rotelle solo parlando con chi conoscebene questa realtà, con chi vive ogni giorno la disabilità fisica e chi viveogni giorno il lavoro del falegname." conclude Andrea Martinelli,aspirante falegname.
Così WheelWood prende forma, insieme agli amici di ASDLife Ability, ad un falegname e ai giovani del corso WODOO, formati in un corsodi falegnameria da L’Aquilone Cooperativa Sociale, partner di Giovani DiValore.
Dopo una intensa mattina tra post-it, squadrette,pennarelli e creatività, nasce il progetto esecutivo dopo aver messo bene afuoco le caratteristiche che il tavolo deve avere per essere pratico, funzionale,robusto e sicuro.
"Unesercizio davvero interessante: non avremmo mai pensato ad esempio alla formasvasata, che invece aiuta nel controllo del tronco. Tra le altre cose abbiamodeciso di tenerlo libero da ingombri non solo sotto ma anche sopra in modo chesia più facile da organizzare: le altezze aiutano le diverse lavorazioni,grazie a carrelli, cassetti e moduli facili da spostare anche da seduti" concludono Nicolò e Andrea,presentandoci il loro lavoro.
E adesso?
Grandi sorprese per il progetto CoWood, che nel futurosi vede più grande, più inclusivo e decisamente più ambizioso.
"Abbiamoconosciuto altre realtà che trattano il tema dell’artigianato sociale – ci anticipa Massimo Erbetta,presidente di B.Plano - e stanno nascendo nuove progettualità inrete: il filo rosso che ci lega è una sensibilità particolare per l’inserimentolavorativo di soggetti svantaggiati e il rispetto verso l’ambiente."