Purtroppo negli ultimi anni a Natale si rischia di soccomberenella frenesia e nello stress degli acquisti... Ma lo scambio dei regali non èun puro gesto meccanico, torniamo un attimo indietro per riprendere il vero eprofondo significato che si nasconde dietro ad un pacchetto sotto l’albero.
Da dove nasce la tradizione di scambiarsi regali aNatale? E qual è il significato?
L’usanza di regalare doni ai bambini nasce con lafigura di Babbo Natale, anche se inalcuni luoghi è Gesù bambino aportare i doni. Questa discrepanza è avvenuta quando si tentò di proibireil culto di San Nicola, proponendo l’idea che fosse Gesù a portare i regali. Manon ebbe successo perché i regali, come oggi, erano considerati un premio soloper i bambini buoni, mentre i "cattivi" sarebbero rimasti fuori:risultava difficile credere che Gesù potesse essere così severo. Per questo sipreferì lasciare a Babbo Natale il "compito" dei regali.
Però la tradizione di scambiarsi doni tra adulti inquesto periodo dell’anno è molto più antica: i Romani il primo giorno dell’anno si regalavano lestrenne, ovvero dei rami sacri, come augurio per un anno ricco, prospero e felice.Secondo la leggenda fu Tito Tazio il primo, che chiese ai sudditi un ramoscellod’ulivo del sacro bosco della dea. La tradizione nel tempo si è fusa a quellacristiana, divenendo unica: attraverso il gesto del dono si ricorda al prossimoil proprio amore e gli si augura allo stesso tempo un avvenire felice. Nell’ambitocristiano a questo scambio di doni venne associata anche la simbologia di Dioche dona il suo unico Figlio agli uomini.
A Natale facciamo regali o doni?
Siamo soliti dire "regali di Natale" e, ineffetti, le parole hanno un loro valore. Oggi molti di noi si sentono costretti:il regalo è il tributo che si fa a colui che ha una posizione "regale"di potere e quindi è la compensazione di un debito verso qualcuno, un dazio.Quanti di noi a Natale si sentono obbligati nel fare il regalo? Il regalo è unaconvenzione sociale verso qualcuno a cui sentiamo di dover riconoscenza. Unregalo è quell’oggetto, quell’elemento di scambio che si fa o si riceve senzache ci sia il minimo riferimento alla personalità di chi dovrà scartarlo.
Come ricominciare a fare doni a Natale?
Come abbiamo visto la tradizione dello scambiodei doni in questo periodo dell’anno si basa sull’augurio di un futuro prosperoe felice. Il dono, dal latino donum, evoca il gesto dell’offerta. Il dono è unatestimonianza d’amore nei confronti dell’altro ed è libero, si aspetta di farcrescere la relazione ma non c’è obbligo per chi lo riceve di ricambiare.
Sarà capitato a tutti di ricevere un donoindimenticabile, magari di un basso valore economico ma grande significatosimbolico, qualcosa che commuove e che ha colto un aspetto della vostra identità, qualcosa cheè così straordinario perché ha un significato per voi e per il donatore, per lavostra relazione. Il dono emoziona, comunica a chi lo riceve che è statopensato proprio per lui, per valorizzare un aspetto della relazione, perintensificarla, per far sentire importante e amato chi lo riceve.
Ed è nel donare che si riceve, ma ci vuole coraggio perché significa aprirsi all’altro,esporsi, rivelare i propri sentimenti senza maschere, ci si assume anche ilrischio di non essere apprezzati, capiti o di essere rifiutati.
Il nostro consiglio è di fare doni, non regali.
E non perchè a Natale si è più buoni o generosi, ma per comunicare amore alle persone che vorremmo vicine, le persone per noi importanti e speciali.
Emozionatevi, emozionate.
Buon Natale da B.Plano Cooperativa Sociale
